Cézanne. Ritratti di una vita

 Il Museo d’Orsay di Parigi, la National Portrait Gallery di Londra e la National Gallery di Washington sono i luoghi dell’arte che nel 2017 hanno compiuto un’operazione di portata inestimabile mostrando al pubblico la più completa raccolta reperibile al mondo dei ritratti di Cézanne.

Nel 2018 Cézanne. Ritratti di una vita ha spostato sugli schermi quelle opere e la grande mostra della National Portrait Gallery di Londra è diventata un viaggio virtuale alla scoperta di tele certamente non sconosciute ma forse meno acclamate delle celebri nature morte e dei paesaggi del grande artista.

Come sempre queste pellicole dedicate all’arte, distribuite in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Sky Arte HD e MYmovies.it, rendono visibili al grande pubblico opere altrimenti chiuse nei musei, le contestualizzano in una riflessione sull’autore fatta di sezioni biografiche, estratti da diari ed epistolari, interventi di storici dell’arte e curatori dei musei, riprese dei luoghi e testimonianze di chi in qualche modo è entrato nella sua orbita.

Progetto globale nella ricostruzione dell’identità di un artista così rivoluzionario da far dire a Picasso e Matisse Cézanne fu il padre di noi tutti”, il film comprende e riassume le infinite sfaccettature del suo mondo, coglie il movimento profondo della sua storia di uomo e di artista con una felicità compositiva che rifiuta la tirannia del documentario classico, è racconto vivo ma anche documento ampio e corretto, coinvolge nella visione con la forza affabulatoria del cinema lasciando però lo spazio giusto ad un robusto impianto critico che parla di scelte stilistiche, approdi della figurazione, fughe in avanti a tracciare piste nuove nella storia dell’arte.

La precisione documentaria ricostruisce le tappe di una carriera che inizia e finisce nel sud della Francia, a Aix en Provence, ma al centro ha Parigi, dove si compie il suo destino di grande innovatore e precursore dell’arte del ‘900.

Cézanne. Ritratti di una vita è però soprattutto un viaggio sentimentale nel quale l’amore e l’amicizia sono presenze forti.

Uno per tutti il magnifico ritratto del padre in posa frontale, seduto a leggere il giornale, un dipinto che racconta il rapporto filiale difficile ma anche profondo con un padre severo, presenza autorevole, corposa, dal risalto non più puramente sensoriale, ricco di un’emozione interiore intensa che promana dalle forme calibrate e mute chiuse dentro spazi netti.

Le cose non sono mere apparenze, colte nel loro sfuggevole splendore – scriveva Cézanne – si raggruppano e ci fissano silenziose, ma cariche di significati che potremo far nostri solo se riusciremo a scoprire i profondi legami che ne condizionano l’esistenza e l’associazione e che danno vita ad una indefettibile logica interna.”

L’artista e il suo genio tornano a vivere in un primo piano da cui si espande l’ordito polifonico del suo vissuto, le antiche strade di Aix en Provence, l’amicizia giovanile con Emile Zola che lo spinge verso Parigi, gli incontri che hanno segnato le tappe della sua vita, in famiglia e nella società dell’epoca.

Giovinezza, maturità e vecchiaia dell’artista trascorrono in quei corpi e s’imprimono nei suoi modelli, l’occhio guarda alla ricerca di sè ma si traveste in ricerca dell’altro, coglie in quei soggetti l’emozione interiore, la distilla in forme tracciate da pennellate brevi e materiche, nei colori stesi con la spatola al modo dell’ amato Courbet.

A Parigi c’è tutto quanto sul finire del secolo si possa desiderare per confrontarsi e inventare i linguaggi nuovi dell’arte, ma soprattutto c’è il Louvre, un libro sempre aperto per lui in attenta consultazione dei capolavori di quelle sale, ma “… il Louvre è un buon libro di consultazione ma non deve essere più che un intermediario. Lo studio reale che bisogna intraprendere è quello che riguarda la diversità del quadro dalla natura” scriveva a Emile Bernard nel 1904.

Monet e Renoir erano i suoi maestri, ma lui era oltre, guardava avanti, “Nessuno fa pensare a Pascal come Cézanne” diceva di lui Apollinaire che, da poeta, colse meglio di altri il suo rifiuto del mondo come apparenza, la sua ricerca di una verità purificata dalle abitudini che deviavano dall’apprendimento della sua sostanza.

L’arte è un piano armonico tra l’uomo e la natura” amava dire Cézanne, dunque il valore del fare artistico era nel suo essere esemplare, manifestazione del proprio comportamento, esempio e testimonianza della propria azione.

Nel diverso rapporto dell’artista col mondo non più concepito come statico la ritrattistica fu quanto mai rivelatrice dei passaggi nella sua ricerca e del maturare di uno stile fondamentale per lo sviluppo dell’arte contemporanea.

lettera a Emile Bernard, 1904 “ Il Louvre è un buon libro di consultazione ma non deve essere più che un intermediario- Lo studio reale che bisogna intraprendere è quello che riguarda la diversità del quadro dalla natura

Il film è scandito in sezioni che prendono il titolo da un quadro esemplare di quella fase evolutiva, i ritratti parlano del suo sodalizio costante con uomini e donne che entrarono nella sua vita o semplicemente la sfiorarono, ma in tutti s’impresse l’impronta del tempo che scorre, plasma le linee, le altera, le ricompone, assegna alla luce valori costruttivi che nelle sue tele si trasformavano in effetti pittorici.

“Con i mezzi grafici e pittorici, per lui equivalenti nello sforzo di giungere a questa verità, si potrebbe dire che egli anticipava Einstein nella critica alle origini psicologiche dei concetti di spazio e tempo.

Le persone che fecero parte alla sua vita sono immortalate proprio lì, con il suo tratto e le sue pennellate, e molte di loro furono scelte come soggetto più di una volta, poiché condivisero con l’artista momenti diversi della sua esistenza.  Assieme ai ritratti veri e propri, si contano poi una trentina di autoritratti: un numero davvero impressionante nella storia dell’arte. Anche il pronipote del pittore, Philippe Cézanne, ha preso parte al progetto rendendo unico questo contenuto cinematografico, costituito da opere, luoghi e voci di esperti e familiari.

Nello Ponente in I disegni di Cézanne, Electa ed. 1979

Cézanne. Ritratti di una vita

titolo originale:Cézanne. Portraits of a life

Gran Bretagna 2018 durata 87’

Regia: Phil Grabsky

 

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