Smoke sauna di Anna Hints

Quante smoke sauna ci sono volute per girare questo film?
Una cinquantina almeno. E sette anni di riprese, due di montaggio. La sfida era rendere visivamente interessante il girato al buio tra il vapore della sauna. Ci tenevo a realizzare qualcosa che non si era mai visto, quando l’ho vinto al Sundance ho capito che ne era valsa la pena. È stato un modo per ritrovare la mia voce non solo nella vita, ma anche nel sistema cinema.
Esperienza immersiva di vicinanza fra donne, Smoke sauna trasporta al presente un’antichissima pratica dei paesi baltici, la sauna fumo. Qui siamo in Estonia.

Nei nostri paesi mediterranei è una pratica sconosciuta e le saune di palestre modaiole super accessoriate non sono neppure da nominare al confronto.

La sauna è un rito sacro, lo ripete la nenia in sottofondo, è liberatoria, espelle dal corpo i fluidi negativi e invita alla condivisione, al dialogo, ad una comunicazione intima con le altre. Luogo segreto, separato, di ombre e fumo, è il cuore di una casetta di legno immersa nel bosco.

Fuori le stagioni si susseguono, e quando lo stagno è gelato i corpi s’immergono nudi per pochi secondi nella buca scavata nel ghiaccio; in estate invece è piacevole restare distese facendosi accarezzare dall’acqua.

Anna Hints è al primo lungometraggio, il suo è documento visivo e meditazione, sguardo di donna su un universo di donne, giovani e meno giovani, tutte capaci di aprirsi tra loro come è impossibile che accada altrove.

Nel fumo e nel calore della sauna cadono le barriere, ognuna ha un vissuto da raccontare, un’emozione da condividere, è un mondo di donne che solo le donne conoscono bene e possono capire, anche se hanno vissuto altre esperienze e non traumatiche come alcune di quelle raccontate.

E’ la “sorellanza”, quel legame unico che unisce donne di tutte le provenienze in un linguaggio comune, in una vicinanza inedita e ritrovata in cui tutte diventano protagoniste.

Voci fuori campo s’intrecciano, i piani ravvicinati si fermano su dettagli dei corpi, il colore è bruno, spezzato da tagli di luce, fontane scintillanti d’acqua, rosso della fiamma che sfrigola, la suggestione del luogo è quello delle antiche saghe nordiche popolate da fate, folletti e gnomi, ma le favole dei nostri tempi sono molto più dure da ascoltare.

Un gineceo di donne vere, madri, amanti, tradite, stuprate, anche amate, a volte, le voci si alternano, il montaggio le unisce e le divide, dai corpi nudi emana la loro intimità più profonda.

Educazione repressiva in famiglie in cui nascere donna era una colpa, rapporto negato col proprio corpo, il menarca chiamato malattia, un autostop che diventa un incubo infinito di violenza, poco emerge di sano, giusto e gradevole da questi racconti, eppure c’è tanta dolcezza, come se il flusso maligno dei ricordi, delle pene subite, delle disaffezioni ricevute, uscisse con il sudore che s’imperla sulla loro pelle e viene lavato dall’acqua sorgiva in totale comunione con la natura.

Sono sessioni che possono durare ore– spiega la regista- con picchi emozionali importanti, condivisioni sincere e profonde e un alto potere curativo. Tutto ciò che si dice nella smoke sauna resta nella smoke sauna da sempre.

Vincitrice del Sundance, Anna Hints celebra la secolare tradizione della sauna a fumo, riconosciuta nella Lista rappresentativa dell’UNESCO del patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

L’amore per l’Italia e la sua alta tradizione artistica rinascimentale ha guidato le scelte cromatiche negli interni, Caravaggio è il suo maestro, mentre le atmosfere dei maestri fiamminghi ricorrono nell’amore del dettaglio e nei toni caldi e vibranti degli esterni, che cambiano colori, trasparenze, spessore nell’alternanza delle stagioni.

Anna Hints fa un cinema di grande qualità, percorrendo una strada solitaria dove il corpo della donna torna al centro e parla di sé, chiede vicinanza, dà e chiede “sorellanza”. In un momento in cui i corpi delle donne sono oggetto di orribili stupri, gettati come immondizie sotto i cieli a occhi chiusi, esibiti fino all’intimità violata, ci indica la strada.

Anna Hints

A chi le chiede come vede la situazione delle registe donne a livello internazionale, risponde:
Come quantità stiamo crescendo, ma abbiamo tanto da fare. Nel mio corso di cinematografia ero l’unica donna. Continuano a insegnarci il cinema in base ai grandi nomi dei registi maschi che l’hanno fatto, mi ci è voluto tempo per fidarmi di me stessa, del mio valore. Mi dicevano di dover essere accattivante per convincere produttori e attori, ho deciso di essere l’esatto opposto: non voglio far parte di una macchina tossica di persuasione, voglio spiegare ogni mio progetto in maniera semplice e trasparente. Non esiste una sola via, possiamo sempre creare la nostra strada in modo diverso e nuovo ogni volta.

Smoke sauna

Estonia durata 89′

Titolo originale Smoke Sauna Sisterhood

Regia di Anna Hints

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