84 Charing Cross Road di David Jones

Amo le dediche sulla prima pagina e le note a margine, mi piace il sentimento fraterno che si prova sfogliando pagine che qualcun altro ha già sfogliato. Leggendo passaggi che qualcun altro, magari da tempo scomparso, ha voluto segnalare alla mia attenzione.

Riscoprire un film a distanza di tanti anni (era l’ ’86) e ritrovare le parole che allora ci avevano colpito è come rileggere un classico dei tempi della scuola in un’altra età.

I significati si moltiplicano e le suggestioni sono più cariche.

Anne Bancroft non c’è più, Hopkins è un distinto vecchio signore che ha fatto in questi anni, sempre da par suo, anche cose molto diverse, forse perchè lo intrigava uscire così totalmente fuori dai cliché.

Eppure Helene e Frank sono i “loro” personaggi, aderiscono ai due attori in modo totale, e così pure quell’America e quell’Inghilterra, che scorrono in rapidi flash a raccontarci con brevi note cambiamenti epocali, cornici perfette per due vite che s’incontrano sul filo dell’etere, l’unica strada su cui scorre un incontro solo epistolare, ma tanto profondo, bello, totalizzante.

1950, c’è ancora il ricordo vivo della guerra, in Europa si raziona il cibo, ma l’America è già pronta con i suoi pacchi-dono.

1969, Carnaby street, minigonne, campus e black power, la globalizzazione è alle porte, il vecchio mondo esploderà e i muri crolleranno, ma i vecchi libri e le prime edizioni che hanno saldato quel legame transoceanico fra Helene e Frank continueranno ad emanare il loro buon odore di vecchio cuoio e polvere e ad aspettare, con la loro millenaria sapienza, che qualcuno continui a scoprirli e ad amarli.

Helene e Frank si sono incontrati in quel territorio che non ha confini, non appartiene a nessuno e perciò è di tutti.

Helene Hanff è una giovane scrittrice americana appassionata di saggi del Settecento che ha difficoltà a trovare in America, Frank Doel lavora in una vecchia libreria antiquaria londinese che cura con devozione.

Lei gli scrive, lui risponde, pacchi con libri introvabili attraversano l’oceano e per vent’anni le due vite continueranno a distanza il loro corso, ma questa vita parallela, oggi diremmo virtuale, quella dove la loro amicizia diventa simbiosi, integrazione magnifica di linguaggi, condivisione di gusti letterari che a tratti diventa anche ironica, dolcissima incursione nella reciproca quotidianità, è quella parte di loro che non conosce il tempo e la distanza.

Frank nel dicembre 1968 muore per un attacco di appendicite, la libreria chiude e solo tre anni dopo Helene potrà andare a Londra per la pubblicazione dell’epistolario che ha raccolto e potrà vedere il luogo del suo immaginario, quello che Frank definiva “l’unica creatura al mondo che mi capisca“ ma di cui rimaneva ben poco.

La Mark’s & Co. , preziosa libreria antiquaria, chiuderà definitivamente i battenti di lì a poco.

Sebbene sembri la trama di un romanzo, questa storia è avvenuta davvero, fra i libri cercati da Helene Hanff presso la libreria di Frank Doel c’erano Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen, Il lettore comune di Virginia Woolf, I Sermoni di John Donne e perfino alcuni testi di latino e greco.

84 Charing Cross Road

Gran Bretagna, 1986 durata 98’

di David Jones

con Anne Bancroft, Anthony Hopkins, Judi Dench, Jean De Baer

 

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