The Reader di Stephen Daldry

Una storia, quella di Hanna e Michael, che scorre lungo piani narrativi alternati,in una Berlino a cavallo fra gli anni cinquanta e novanta,con intersezioni che, mentre costruiscono l’intreccio della vicenda privata dei due protagonisti, la proiettano sullo sfondo di una Germania alle prese con la necessità di fare i conti col proprio passato.

The reader non nasce però come film di confronto con la storia recente. Questa c’è, e ne costituisce la colonna portante, ne determina gli esiti drammatici, ma quello che rimane costantemente in primo piano sulla scena è lo scavo nelle pieghe profonde di una relazione complessa fra i due protagonisti, in cui si esaltano tutte le componenti fondanti del rapporto uomo/donna.

Michael è un quindicenne che nell’arco di un’estate vive un’intensa storia, nata sulle prime solo come attrazione sessuale, con Hanne, molto più matura di lui e stupefacente nell’abbandono assolutamente naturale a questo legame. Per misteriose alchimie, fra queste due nature così diverse per cultura, età e provenienza sociale, si consolida un legame profondo che resterà sempre sullo sfondo delle loro vite, anche quando le strade divergeranno completamente.

Lei è una donna sola, incolta, di scarsi mezzi, di modi bruschi, ma capace di improvvisi slanci di tenerezza, quasi materni; lui è uno studente borghese, di solidi studi e ben precise passioni letterarie.Per lui questo amore sarà il lirico abbandono alla gioia della scoperta e della pienezza di vita; per lei, ed è qui la particolarità del film,sarà la scoperta di quel mondo di libri che il giovane amante le legge prima dell’amore e che la coinvolgeranno in una fascinazione intensa, addirittura iniziatica.

C’è nel personaggio di Hanne una purezza e un’autenticità sconvolgenti, che l’interpretazione della Winslet riesce a tradurre con piena padronanza di modi, espressioni, sguardi.

All’analfabeta Hanne quelle letture aprono mondi in cui s’immerge totalmente, e l’amore per i due diventa alla fine il coronamento di un’esperienza sostanzialmente estetica.

La vicenda ha poi i suoi sviluppi,si arriva all’epilogo che concede forse un po’ troppo al politically correct (del resto,quando si fanno film che scorrono su certi binari segnati dalla storia tragica del ‘900 è quasi un obbligo), ma l’incanto che resta è tutto in quel legame, che supera gli anni e le tragedie, di due amanti che leggono e che ascoltano le storie di Odisseo, della Signora col cagnolino e mille altre ancora.

Un mondo di pensieri e parole in cui una donna che non sa leggere nè scrivere, che sembra venuta dal nulla e sparire nel nulla, trova il senso vero della sua vita, e a questo sentimento così totalizzante sarà capace di sacrificare se stessa fino in fondo.

Con Ganz in scena ci si sente sempre davanti ad una gran prova di teatro, Ralph Fiennes, malinconico, tormentato e dolce, dà il giusto tono al personaggio.

L’interpretazione di Kate Winslet è misurata, l’anima nei suoi occhi e la passione in tutti suoi gesti di donna smarrita.

The Reader

USA/Germania, 2008,durata 124’

regia di Stephen Daldry

con Kate Winslet, Ralph Fiennes, Alexandra Maria Lara, Bruno Ganz, Volker Bruch, David Kross, Karoline Herfurth, Hannah Herzsprung, Linda Bassett, Susanne Lothar

 

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